Comunicato stampa (Roma 15 aprile 2018): in occasione della XX edizione della storica Roma Appia Run la prima uscita della stagione per la squadra di runners Stop Rape Italia.

Domenica 15 aprile, partirà alle 9.00 dallo stadio delle Terme di Caracalla, l’Appia Run 2018, l’unica corsa a disputarsi su 5 pavimentazioni diverse: asfalto, sampietrino, basolato lavico, sterrato e per finire la pista dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla.

La squadra Stop Rape Italia sarà presente con una rappresentanza di 12 elementi tra donne e uomini per sensibilizzare sul problema dello stupro e della violenza di genere duranti i conflitti.

“Partecipare alla manifestazione podistica per noi significa ricordare tutte quelle donne che subiscono violenze durante i conflitti, che corrono per mettersi in salvo, per sfuggire agli stupri ed alle violenze di genere, che corrono lasciandosi alle spalle, le case, tutte le loro appartenenze fino purtroppo alle famiglie” dichiara Tibisay Ambrosini coordinatrice di Stop Rape Italia, membro della International Campaign to Stop Rape and Gender Violence in Conflict. “Corriamo per raccontare le loro storie, perché le nostre maglie raccontino a più persone possibili l’orrore che le donne subiscono durante i conflitti, dando voce a tutte dalle donne Rohingya, alle donne yazide, alle donne e bambine siriane” aggiunge Ambrosini.

“La violenza di genere è un fenomeno sottostimato per diverse ragioni, ma questo non significa che non esista, ci dice solo che per le vittime è ancora troppo difficile parlare per paura, per vergogna e scarsa fiducia nelle autorità predisposte, o che muoiono prima di poterlo fare” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana contro le mine, l’associazioneche ha curato l’avvio di Stop Rape Italia.

“Noi siamo qui oggi per dare visibilità a tutte le donne e le ragazze che nel mondo stanno vivendo le tragiche conseguenze di violenze subite in quanto donne appartenenti alla parte nemica, o che vivono nel terrore che questo accada e magari per evitarlo corrono via, fuggendo verso quella che ritengono essere una speranza mentre a volte trovano solo altra violenza” conclude Ambrosini.

È importante che la comunità internazionale comprenda che la prevenzione delle violenze di genere durante i conflitti, la protezione delle vittime e perseguire i colpevoli sono azioni necessarie per garantire un future di pace.

Per informazioni e interviste

Tibisay Ambrosini 3481049619

www.stoprapeitalia.it