COMUNICATO STAMPA (Roma 3 aprile 2019)

Il 4 aprile si celebra la XIV edizione della Giornata Internazionale dedicata al problema delle mine e degli ordigni inesplosi in generale, ed a sostegno alla Mine Action indetta dalle Nazioni Unite[1].

Attraverso il messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres il mondo raccoglie l’ennesima esortazione a non abbassare la guardia  rispetto il terrificante problema degli ordigni inesplosi ed invitai Governi di tutti i Paesi a non abbandonare l’impegno finanziario e politico a favore della “mine action” fattore chiave anche del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo i del millennio.(https://unficyp.unmissions.org/secretary-generals-message-international-day-mine-awareness-and-assistance-mine-action-4-april-2019)

È già trascorso un anno dal messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (https://www.quirinale.it/elementi/3046)  in cui auspicava un rapida approvazione della legge “ Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo” rinviato dalla Presidenza della Repubblica alle Camere per un vulnus Costituzionale nel dicembre 2017 e già approvato all’unanimità nella XVII legislatura.  In quell’occasione anche il Presidente della Camera Roberto Fico si era unito a tale auspicio.

“L’Italia, – dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana contro le mine-  nelle sue componenti istituzionali, come il MAECI e L’AICS, e non governative è ormai una delle realtà saldamente e credibilmente impegnata nella mine action dalla bonifica alla victim assistance con particolare attenzione all’Universalizzazione delle Convenzioni a cui il nostro Paese ha aderito (…)” “ (…) Purtroppo, lo dico con grande rammarico e seria preoccupazione -continua Schiavello- avremmo voluto festeggiare questa importante data internazionale con l’approvazione, almeno in un ramo del Parlamento, della legge che proibisce gli investimenti finanziari ad aziende internazionali ancora coinvolte nella fabbricazione di ordigni ormai banditi dal ns. Paese, una legge rinviata alle Camere nel dicembre 2017 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  per un vulnus Costituzionale facilmente sanabile e che dovrebbe poter contare su un iter privilegiato il quale , però, nelle ultime settimane in Commissione Finanze e Tesoro del Senato  è stato regolarmente e tecnicamente disatteso con calendarizzazioni  a fine giornata  che non ne permettono la discussione compiuta del testo da inviare all’attenzione dell’Aula ciò a dispetto della disponibilità dichiarata e comprovata dei Senatori tra quali il Sen.  Alberto Bagnai (Lega SP) nella qualità di Presidente della commissione stessa, della Senatrice Laura Bottici (Mov. 5 Stelle) che segue la legge dalla precedente legislatura, del relatore Sen. Leonardo Grimani (PD) e diversi altri che ne compongono la commissione” conclude Schiavello.

Non riusciamo a comprendere i motivi reali per i quali una legge già inviata alla firma della Presidenza della Repubblica, approvata all’unanimità nel 2017, possa sperimentare tempi così lunghi di iter di approvazioneper sanare un vulnuscircoscrittoe ben delineato dalla Presidenza della Repubblica– dichiara Santina Bianchini  Presidente della Campagna Italiana Contro le Mine –di fatto sembrerebbe si stiano   delineando le condizioni per non portare a compimento tale legge che certamente, al di la delle dichiarazioni di circostanza, potrebbe  non essere  ben vista e forse anche ben ostacolata dagli operatori di settore e dagli Enti chiamati a vigilare i quali, a ns. avviso,  dovrebbero invece aver già allertato gli operatori finanziari abilitati sulla necessità di dismettere ove presenti in investimenti e supporto finanziario già dall’approvazione della Legge 95/2011( Ratifica Convenzione di Oslo) nella quale all’art 7 si richiama il divieto- sanzionato penalmente – del supporto anche finanziario a determinate attività senza esclusioni di personalità fisiche o giuridiche,e su questo si basa di fatto la nota delle Presidenza della Repubblica di rinvio alle Camere ” -conclude Bianchini.

Diverse le attività sul territorio nazionale che raccontano agli studenti il pericolo degli ordigni inesplosi e l’ambito di cooperazione internazionale in cui l’Italia è impegnata da anni per lenire la piaga degli ordigni inesplosi ed i loro disumani effetti sulle popolazioni civili, sia sul fronte diplomatico che di cooperazione ed emergenza, come illustrato nel sussidio per le scuole superiori realizzato dalla Campagna Italiana Contro le Mine e distribuito gratuitamente a scuole, università, parrocchie, associazioni e gruppi interessati. In particolare, le iniziative si concentreranno in varie attività per tutto il mese di aprile.

Per interviste:

Giuseppe Schiavello 340.4759230 (direttore Campagna Italiana Contro le Mine Onlus)

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[1]risoluzione A/C.4/60 /1.7/Rev.1 datata 8 novembre 2005