Un’ampia ed entusiastica adesione da parte di gruppi, associazioni e movimenti provenienti da ogni parte d’Italia che si annuncia a poche ore dall’apertura della grande manifestazione “Arena di pace e disarmo” che aprirà le porte dell’anfiteatro veronese ai pacifisti di ogni estrazione politica e civile. Questo quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina (martedì 22 aprile, ndr) – l’ultima nell’attesa di dare avvio alla kermesse organizzata in nome del disarmo e della difesa civile – e che ha visto anche l’annuncio ufficiale del programma definitivo della giornata. “I veri protagonisti saranno coloro che siederanno sugli spalti, non tanto gli ospiti che interverranno dal palco – ha dichiarato Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento e direttore della testata Azione Nonviolenta – nello spirito della manifestazione che, proprio dando voce a coloro che meglio di altri incarnano i principi di pace, solidarietà e volontariato, si propone di dare la spallata decisiva alle operazioni di armamento che prevedono, tra le altre azioni, la partecipazione al progetto sugli F35”. A prendere parte alla giornata di rilancio del no all’acquisto di nuovi cacciabombardieri e della campagna a favore del disarmo saranno, comunque, molti volti noti dell’impegno civile e dello spettacolo. Tanti i testimonial che hanno assicurato la loro presenza, tra cui Alex Zanotelli (missionario comboniano), Lidia Menapace (partigiana e femminista), don Luigi Ciotti (sacerdote antimafia), Alice Mabota (leader pacifista del Mozambico), Gad Lerner (giornalista e scrittore). Mentre gli interventi musicali, proposti non tanto come intrattenimento, quanto come parte integrante del messaggio che si intende veicolare, saranno affidati ad artisti del calibro di Simone Cristicchi, Grazia De Marchi, Vittorio De Scalzi, Farabrutto, Eugenio Finardi, Deborah Kooperman, Alessio Lega, Alessandro Mannarino, Nardo Trio, Alberto Patrucco, Pippo Pollina, David Riondino e con la partecipazione delle “Bocche di rosa”. “Sarà l’occasione – ha dichiarato Alex Zanotelli, promotore dell’iniziativa e uno dei protagonisti dell’evento – per sottolineare la follia cui assistiamo in un periodo di estrema gravità come quello che stiamo vivendo e che è caratterizzato, da una parte, dal dilagare della povertà di ampie fette della popolazione e, dall’altra, dall’estendersi inaccettabile degli investimenti in armi da parte dei Governi per un importo globale attuale di ben 1747 miliardi di dollari, ovvero 138 milioni all’ora”. Cifre che corrispondono ad un carico di armi e morte impressionante che, ha continuato Zanotelli, “pesa enormemente sul piano sociale e ambientale dell’umanità e del pianeta stesso che ormai non ci sostiene più”. La mobilitazione creatasi intorno all’evento dell’Arena di pace segna, comunque, un passo che potrà dimostrarsi decisivo per dare la misura della contrarietà maturata dalla società civile nei confronti della prospettiva di ulteriori risorse che si intendano investire in armamenti. Una contrarietà che troverà voce nei temi che saranno affrontati nel corso della giornata e che vanno dalla valorizzazione del significato profondo che il Servizio civile in Italia può rappresentare per le giovani generazioni, ai principi fondanti degli interventi di pace all’estero. Le testimonianze continueranno con un ulteriore rilancio della campagna No F35, tema quanto mai politico e urgente, e con il sottolineare la necessità di implementare il processo di riconversione civile dell’industria bellica italiana. Sarà compito, poi, del giornalista Gad Lerner intervistare due primi cittadini di Sardegna e Sicilia da sempre attivi nell’azione di contrasto rispettivamente nei confronti dell’installazione di nuovi poligoni militari e del Muos. Oltre agli eventi collaterali che già stanno fiorendo in diverse località italiane, e non solo, e che il 25 aprile si uniranno in un abbraccio virtuale all’Arena, anche intorno all’anfiteatro veronese per tutta la giornata si dipanerà un programma di iniziative e azioni di promozione in linea con l’obiettivo dell’evento: allestimento di gazebi in rappresentanza di diverse associazioni, flashmob organizzato dall’UDU e dalla Rete degli studenti medi, mostra dei disegni dei ragazzi delle scuole superiori veronesi ed esposizione delle opere degli studenti del Liceo Artistico di Trento sui temi della pace e della nonviolenza, convergenza, poco prima dell’apertura delle porte dell’Arena, dei gruppi di amanti della bicicletta che, partiti da diverse località della provincia di Verona, ma anche da Modena, Reggio Emilia, Brescia e Trento, si incontreranno in Piazza Bra. A concludere la giornata sarà l’annuncio dei prossimi appuntamenti che saranno altre occasioni di condivisione e di rinforzo del messaggio pro disarmo, e il lancio della proposta di legge di iniziativa popolare con cui si chiederà di istituire un Dipartimento di Difesa Civile finanziato con una parte dei fondi oggi destinati al Ministero della Difesa e che dovrà riunire diverse realtà quali l’Ufficio nazionale Servizio civile e la Protezione civile e prevedere la costituzione di Corpi civili di pace esteri e l’Istituto ricerche per la pace la risoluzione dei conflitti.