Gli Stati accolgono il piano ambizioso di liberare il mondo dalle Munizioni Cluster; condannano qualsiasi uso di questi ordigni da qualunque attore esso provenga. Cuba annuncia l’intenzione di aderire alla Convenzione.
 
(Dubrovnik, 11 settembre 2015) – Gli Stati Parte alla Convenzione sulle Munizioni Cluster (CCM),nel corso della settimana dei lavori della Prima Conferenza di Revisione della CCM, tra l’esultanza delle vittime e delle comunità colpite a livello mondiale, hanno dichiarato “ di condannare qualunque uso di munizione cluster da qualunque attore esso provenga”
 
Il chiaro rifiuto da parte degli Stati e l’impegno a “lavorare per un mondo libero dalle sofferenze, dagli incidenti e dall’impatto socio-economico causati dalle munizioni cluster “ è stato adottato nella Dichiarazione Politica formale dalla conferenza di Alto Livello che si è conclusa oggi.
 
Mentre nuovi casi di uso di munizioni cluster in Siria ed in altri paesi continuano a far pagare pesanti tributi alle popolazioni civili, tre Stati Parte – Australia, Canada e Regno Unito – hanno cercato di indebolire il linguaggio nella Dichiarazione di Dubrovnik che condanna qualunque uso da qualunque attore provenga, ma gli altri Stati hanno rigettato questa posizione. Gli interventi sia degli Stati Parte che di quei paesi che ancora non hanno aderito alla Convenzione, contenevano un’espressione di forte condanna dell’uso di munizioni cluster, e gli Stati Parte hanno riaffermato il loro impegno nei confronti dell’unica partnership della convenzione, quella con la società civile basata sui bisogni dei sopravvissuti e sulla protezione dei civili.
 
Vittime delle munizioni cluster, determinanti per il raggiungimento della messa al bando nel 2008, hanno largamente partecipato al programma della settimana, incluso il discorso di apertura pronunciato dall’ambasciatore per la Cluster MunitionCoalition (CMC)  BranislavKapetanoviç, una sessione della plenaria con interventi di 4 survivors provenienti dalla Croazia, Colombia, Uganda e per la prima volta dall’Italia. Nicolas un ragazzo di 18 anni della Val di Susa ha voluto contribuire con la sua testimonianza al lavoro di questi giorni. “L’incidente di Nicolas è stato provocato tre anni fa da un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale, con la sua storia Nicolas ci ricorda quanto gli effetti delle guerre vadano oltre la loro fine” dichiara Tibisay Ambrosini responsabile per le relazioni istituzionali della Campagna Italiana contro le mine, “il suo intervento, unitamente a quello degli altri sopravvissuti, ci aiuta a recuperare la dimensione umana di questa Convenzione, e come ha dichiarato il Presidente della Convenzione, Vice Ministro degli Esteri della Croazia, al termine degli statement, nominando proprio Nicolas “Questo ci ricorda perché siamo tutti qui”.

 
Il numero degli Stati Parte alla Convenzione durante la settimana ha continuato a crescere, chiaro segnale della forza della norma internazionale contro queste armi indiscriminate, che feriscono e uccidono civili, molto spesso bambini. La Colombia ha depositato il suo strumento di ratifica il 10 settembre, divenendo il 96° Stato Parte della CCM. Il Madagascar e Palau hanno entrambi riportato che la loro ratifica sarà imminente Madagascar and Palau, e l’Angola ha annunciato che ratificherà nel prossimo futuro.
 
In un intervento inaspettato l’ambasciatore cubano Rodolfo BenitezVerson ha annunciato che Cuba sta  pianificando il suo accesso alla CCM in un prossimo futuro. L’accesso di Cuba significherebbe che quasi tutta l’America Latina ed i Caraibi sarebbero “a bordo” tranne le rilevanti eccezioni di Argentina, Brasile e Venezuela. L’impegno degli Stati per una rapida distruzione delle scorte di munizioni cluster è stato evidenziato come uno dei risultati chiave sin dall’entrata in vigore della Convenzione. Il Mozambico e la Svezia hanno annunciato il completamento della distruzione delle loro scorte, a Germania ha dichiarato che ultimerà le operazioni in questo mese, l’Italia che dovrebbe completare la distruzione entro il prossimo mese e la France che ultimerà la distruzione per la metà del 2016.

L’impegno del nostro paese nei confronti della CCM non è dimostrato solo dalla prossima DEFINITIVA distruzione delle scorte di munizioni cluster, ma è testimoniata dall’impegno profuso nella promozione e tutela delle vittime e più in generale delle persone con disabilità, attraverso la cooperazione internazionale e dell’impegno politico e diplomatico per promuovere l’universalizzazione delle 3 Convezioni Mine, Cluster e diritti delle persone con disabilità ” conclude Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Italiana contro le mine.

  
Dall’entrata in vigore della Convenzione, tra il 2010 ed il 2014, oltre 255km2 sono stati bonificati globalmente, 295,000 submunizioni sono state distrutte soprattutto dagli Stati che hanno aderito alla Convenzione. Nello stesso periodo otto Stati Parte hanno dichiarato di aver bonificato completamente i loro territori dalla minaccia mortale delle munizioni cluster.

  
La Convenzione sulle Munizioni Cluster proibisce globalmente le munizioni cluster, richiede la distruzione delle scorte in otto anni, la bonifica delle aree contaminate in 10 anni e l’assistenza alle vittime di queste armi.