Dublino, 18 novembre 2022. L’Italia è tra gli oltre 80 i paesi che oggi hanno aderito alla Dichiarazione politica internazionale “per rafforzare la protezione dei civili dalle conseguenze umanitarie derivanti dall’uso delle armi esplosive nelle aree popolate”, durante la Conferenza intergovernativa sulle armi esplosive organizzata dall’Irlanda.

“Il governo italiano attribuisce grande valore a questo processo, che si inserisce nel solco dell’impegno del nostro paese a sostegno dei diritti dell’uomo e del protezione dei civili nei conflitti, così come di una più compiuta attuazione del diritto internazionale umanitario” ha dichiarato Maria Tripodi, Sottosegretaria per gli Affari Esteri “[la Dichiarazione] include nel suo ambito di applicazione una nozione estesa del concetto di protezione dei civili, non limitata alla mera ricognizione degli effetti diretti e immediati derivanti dall’uso di armi esplosive, bensì tale da considerare i danni che nel medio-lungo termine compromettono tanto il diritto dei singoli ad un’esistenza libera e dignitosa, quanto beni di natura collettiva, come la salute, l’educazione, uno sviluppo equo e sostenibile”

L’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), Campagna Italiana contro le Mine e Rete Italiana Pace e Disarmo, che hanno rilanciato in Italia l’iniziativa internazionale sulle armi esplosive con lo slogan “Stop alle bombe sui civili”, esprimono soddisfazione per la firma del nostro paese.

Rilanciando l’invito della coalizione internazionale INEW sulle armi esplosive a impegnarsi per l’universalizzazione e implementazione della Dichiarazione, le organizzazioni del coordinamento italiano auspicano che l’Italia si impegni in questa direzione con coraggio e determinazione al fine di rendere il documento realmente efficace nell’alleviare le sofferenze dei civili causate dalle armi esplosive nelle aree popolate.

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Per informazioni:

Sara Gorelli

Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Tel. 3382783904 – Email: sara.gorelli@anvcg.it www.anvcg.it/stopexplosiveweapons

Scheda sulla violenza esplosiva 2011-2021

 Quando le armi esplosive sono usate nelle aree popolate (zone urbane), il 91% delle vittime appartiene alla popolazione civile. La percentuale scende al 25% quando le armi esplosive sono usate al di fuori delle zone urbane

 In totale i civili uccisi e feriti nelle aree popolate in oltre dieci anni sono stati 238.892

   Nel decennio 2011-2021 paesi dove si sono verificati più casi di uso di armi esplosive ai danni dei civili sono stati Siria, Iraq, Afghanistan, Pakistan e Yemen

 INEW è una coalizione internazionale di organizzazioni della società civile di tutto il mondo impegnate nella protezione dei civili dalle conseguenze umanitarie derivanti dall’impiego delle armi esplosive nelle aree densamente popolate, secondo i principi di protezione basati sulle Convenzioni di Ginevra

 Il processo diplomatico per il testo della Dichiarazione internazionale è iniziato nel 2019 a Ginevra, ed è stato guidato prima dall’Austria e poi dall’Irlanda.