Nel mondo migliaia di persone muoiono o soffrono a causa degli ordigni esplosivi. Il 90% sono civili, donne, anziani e bambini..... qualcuno li chiama ''effetti collaterali''

Missione


La Campagna Italiana Contro le Mine è da sempre impegnata nella sensibilizzazione ed informazione dell’opinione pubblica la quale ha in questi anni manifestato un grande interesse verso l’argomento, partecipando attivamente e fornendo un appoggio determinante per il raggiungimento di importanti risultati.

Parallelamente, si è fortemente impegnata per sensibilizzare e dare impulso alle istituzioni. Grazie alla sua costante pressione la Campagna, che dal 1995 ha tenacemente interagito con il Parlamento italiano per definire una legislazione volta al bando totale delle mine, è riuscita a far sì che il governo approvasse una legge con la definizione di mina antipersona tra le più avanzate a livello mondiale.

La Campagna Italiana, pur non effettuando direttamente operazioni di sminamento, si attiva per la raccolta fondi a sostegno di progetti già attivi in paesi minati. Questi progetti sono scelti in base a diversi criteri: priorità umanitarie, facilità di rapporti diplomatici e collaborazioni con organizzazioni locali accreditate che già operino sul posto, affinché gli stanziamenti diventino subito operativi e si possano ottimizzare le scarse risorse economiche.

Sensibilizzazione e informazione

La sensibilizzazione e l’informazione per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema delle mine sono tra le attività centrali della Campagna Italiana.

Da un lato è necessario ricordare che il problema delle mine è ben lungi dall’essere risolto in decine di paesi al mondo (come illustra l’esempio dell’Iraq reso di scottante attualità dal recente conflitto), e che è necessario mantenere un alto livello di vigilanza e di pressione sui governi interessati.

Dall’altro, le implicazioni dell’uso di questi ordigni sulle popolazioni che ne sono ostaggio offrono ampi spunti di riflessione e approfondimento sulle tematiche della pace, dello sviluppo e dei diritti umani.

E proprio al tema della pace sono state dedicate le attività della Campagna Italiana nei primi mesi del 2003, con iniziative di informazione a mezzo stampa sulla situazione in Iraq e con il lancio della campagna di sensibilizzazione per bambini e ragazzi “I giovani contro la guerra”.

La campagna dei Giovani contro la Guerra continuerà per tutto il 2003 e i giovani e i ragazzi che desiderino aderirvi, individualmente o in gruppo, o ricevere maggiori informazioni sull’iniziativa, sono invitati a mettersi in contatto con il coordinamento della Campagna Italiana attraverso giovani@campagnamine.org.

Altre iniziative a carattere didattico per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori saranno messe a punto e sviluppate nel corso dell’anno scolastico 2003-2004.

Sensibilizzazione e informazione

L’interazione della Campagna Italiana con le istituzioni, tanto a livello governativo quanto parlamentare, è costante.

La Campagna italiana è membro del Comitato Nazionale per le azione umanitarie contro le mine antipersona del Ministero degli Affari Esteri. In questo ambito ha partecipato alla redazione del Linee Guida per lo sminamento umanitario.

L’approvazione del disegno di legge per l’istituzione di un Fondo per lo sminamento umanitario (approvato nel marzo 2001 per il triennio 2001-2003) ha visto la Campagna intrattenere una serie di rapporti con le commissioni parlamentari pertinenti, con i capi gruppo parlamentari della Camera e del Senato e con singoli parlamentari. Un contributo di sensibilizzazione e di sollecitazione determinanti ai fini dell’approvazione del Fondo. Recentemente la Campagna Italiana ha continuato la propria attività di lobbying per assicurare il rifinanziamento del Fondo.

Continui contatti con il Ministero degli Affari Esteri e della Difesa hanno permesso alla Campagna di ottenere i dati sull’attuazione della normativa nazionale ed internazionale sulla messa al bando delle mine necessari per la redazione annuale del Landmine Monitor Report.

In occasione dello scoppio del conflitto in Iraq (marzo 2003), la Campagna Italiana ha richiesto al Ministero della Difesa rassicurazioni sul fatto che qualsiasi appoggio dato agli alleati anglo-americani, soprattutto in termini di transito di materiali militari sul territorio italiano, fosse compatibile con gli obblighi imposti al nostro paese dalla Convenzione di Ottawa, il cui articolo 1 impone agli stati parte di “non assistere […] nessuno, a qualunque titolo, ad intraprendere attività proibite ad uno Stato membro ai sensi della presente Convenzione”. Su questo punto è stata inoltre presentata una interrogazione parlamentare.

Ad oggi, la Campagna Italiana non ha ricevuto risposta dal Ministero. Il Ministero degli Affari Esteri ha finanziato l’incontro internazionale dei ricercatori del Landmine Monitor Report tenutosi a Roma dal 6 al 9 aprile 2003, che ha inoltre visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri, Sen. Alfredo Luigi Mantica alla seduta plenaria di chiusura dei lavori.

In occasione del semestre di presidenza di turno dell’Unione Europea che si aprirà il 1° luglio 2003, la Campagna Italiana si adopererà presso il governo italiano affinché, facendo leva sui risultati di grande rilievo ottenuti in materia di messa al bando delle mine, il nostro Paese si faccia promotore dell’universalizzazione del Trattato di Ottawa sia all’interno dell’Unione Europea (con l’obiettivo concreto di ottenere la piena adesione di tutti i Paesi membri* entro il 2004, anno che segnerà il quinto anniversario della firma del Trattato e vedrà la prima Conferenza di Revisione dello stesso) che nel resto del mondo.

* dei 25 Paesi membri mancano all’appello Finlandia, Estonia e Lettonia, che non lo hanno nemmeno firmato, e Grecia, Lituania e Polonia che hanno firmato ma non ancora ratificato. La Campagna italiana è membro del Comitato Nazionale per le azione umanitarie contro le mine antipersona del Ministero degli Affari Esteri. In questo ambito ha partecipato alla redazione del Linee Guida per lo sminamento umanitario.