Sono morti sei bambini e altri cinque sono rimasti feriti dopo che, nel nord-ovest dell’Uganda, hanno trovato un vecchio esplosivo tra i cespugli. I piccoli hanno iniziato a giocarci e questo è esploso all’improvviso con conseguenze gravissime. Dell’avvenimento ad Adjumani ha parlato Josephine Angucia, portavoce della polizia regionale, all’AFP.

Tre bambini sono morti sul colpo, mentre altri tre sono rimasti feriti e sono poi morti durante il viaggio verso l’ospedale di Adjumani. “Stavano giocando tra i cespugli nella giornata di martedì 16 febbraio, quando si sono imbattuti nell’oggetto del quale, ovviamente, non conoscevano la natura” ha dichiarato Angucia all’agenzia di stampa. “Le indagini preliminari suggeriscono che l’esplosione sia stata provocata dalla bomba a mano abbandonata durante l’insurrezione del LRA che ha colpito la regione del Nilo occidentale”.

Si tratta dell’ennesimo incidente mortale avvenuto a causa di ordigni inesplosi, il secondo in meno di due settimane che ha coinvolto bambini. Negli anni ’90 le forze governative hanno combattuto contro i ribelli dell’LRA in tutto il nord dell’Uganda e i civili sono stati i primi a pagarne le conseguenze. In particolare, tra questi, i bambini. L’LRA ha continuato la sua lotta contro Yoweri Museveni fino al 2006, quando è stato costretto a lasciare l’Uganda. Museveni è stato presidente dell’Uganda dal 1986. Secondo quanto affermano le Nazioni Unite, l’LRA ha ucciso più di 100.000 persone e ne ha rapite 60.000, tutte minorenni. La lotta violentissima si è estesa dall’Uganda al Sudan fino alla Repubblica Democratica del Congo.

Il Lord’s Resistance Army (Esercito di resistenza del Signore) è attivo dal 1987 ed è un gruppo di guerriglia di matrice cristiana. A guidarlo vi era Joseph Kony, che si proclamava portavoce di Dio e medium dello Spirito Santo. Si tratta di resistenza armata a seguito del rovesciamento del governo di Tito Okello da parte proprio di Museveni.