Cos'è una mina?
100M
il numero stimato delle mine inesplose nel mondo
60
Paesi hanno sul proprio territorio mine
La parola MINA viene comunemente usata in italiano per indicare una moltitudine di esplosivi attivati in seguito a un determinato avvenimento: presenza, prossimità o contatto. In questa categoria rientrano: le mine anitpersona, le mine antiveicolo, i residuati bellici e secondo altre definizioni anche determinati proiettili.
Mine antipersona. Sono tutte quelle munizioni che vengono progettate per esplodere in presenza, prossimità o al contatto con una persona. Sono definite così anche quelle mine che vengono definite “improvvisate” ovvero dispositivi esplosivi improvvisati (IED) che hanno la caratteristica dell’attivazione umana.
Mine antiveicolo. Si tratta di munizioni progettate per esplodere in presenza, prossimità o al contatto con un veicolo, piuttosto che con una persona. Per la loro natura tecnica le mine terrestri sono armi intrinsecamente indiscriminate, il che significa che, per loro stessa progettazione, non è possibile impiegarle per colpire una persona specifica. Di conseguenza, le vittime possono essere chiunque attivi la mina — che si tratti di un bambino o di un soldato — così come chiunque si trovi nelle vicinanze. Spesso le mine posizionate durante un conflitto contro forze nemiche possono ancora uccidere o ferire civili decenni dopo.
I residuati bellici esplosivi (ERW), rientrano nelle mine?
Con la definizione “residuati bellici esplosivi” (ERW) ci si rifà a quegli ordigni che non sono esplosi o sono stati abbandonati, e rappresentano un pericolo per chiunque possa entrarvi in contatto. Le armi esplosive che, per qualche motivo, non detonano come previsto diventano “ordigni inesplosi (UXO)”. Questi oggetti esplosivi instabili vengono lasciati durante e dopo i conflitti e pongono pericoli simili a quelli delle mine. Con la definizione di “ordigni esplosivi abbandonati (AXO)” ci si riferisce invece alle armi esplosive che non sono state utilizzate durante un conflitto armato ma che sono state abbandonate e non sono più sotto controllo effettivo.
Secondo la definizione legale internazionale, gli ERW comprendono gli UXO e gli AXO, ma non le mine. Gli ERW possono includere: proiettili d’artiglieria, granate, mortai, razzi, bombe a caduta aerea e si applicano anche ai residuati di munizioni a grappolo (cluster bombs).
Le mine terrestri e gli ERW rappresentano una minaccia seria e continua per i civili. Queste armi possono trovarsi su strade e sentieri, nei campi coltivati, nelle foreste e nei deserti, lungo i confini territoriali, in e intorno alle infrastrutture critiche, nelle abitazioni e nelle scuole, nonché in altri luoghi dove le persone svolgono le loro attività quotidiane. Mine ed ERW ostacolano l’accesso a cibo, acqua e altri bisogni fondamentali, e limitano la libertà di movimento. Mettono in pericolo i trasporti e impediscono il ritorno sicuro dei rifugiati e degli sfollati interni (IDP), oltre a ostacolare la distribuzione degli aiuti umanitari.