La Campagna Italiana contro le mine onlus1 e l’associazione Stop Rape Italia2, membro della International Campaign to Stop Rape and Gender Violence in Conflict, parteciperanno domenica 21 maggio alla Race for the cure Roma 2017 con una squadra composta da 47 elementi.

La squadra Stop Rape Italia prenderà parte sia alla corsa di 5km che alla camminata di 2km per esprimere il proprio supporto alle donne in rosa, esempio di coraggio e atteggiamento positivo nei confronti della malattia, atteggiamento da mutuare anche in altri contesti che vedono le donne affrontare e combattere pagando sulla propria pelle altre difficoltà e mostruosità generate dalla violenza e dall’ignoranza. Esserci significa celebrare la forza ed il coraggio di tutte le donne vicine e lontane.

“Essere qui oggi per noi rappresenta una grande espressione di solidarietà e ammirazione per le donne in rosa e soprattutto una grande opportunità per richiamare l’attenzione sul diritto alla salute da parte delle donne.” dichiara Tibisay Ambrosini coordinatrice di Stop Rape Italia “come associazioni impegnate nella promozione dei Diritti Umani e della Sicurezza Umana, ci impegniamo per contribuire al raggiungimento dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile SDGs dell’Agenda 2030, di cui appunto il 3° riguarda tra l’altro, il garantire l’accesso universale per le donne, ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità, in particolare per la salute riproduttiva e sessuale. Purtroppo nel mondo sono ancora moltissime le situazioni di esclusione delle donne da questi servizi, solo la metà di quelle che vivono nelle zone in via di sviluppo riceve la quantità raccomandata di assistenza medica di cui ha bisogno, e questa esclusione si aggrava nelle zone di crisi basti pensare a tutte quelle donne lungo le rotte per fuggire dai loro paesi in conflitto, le rifugiate nei campi profughi e le sfollate. Questo è inaccettabile.” conclude Ambrosini.

“ La nostra squadra è composta non solo da donne ma anche da uomini, bambine e bambini perché la tutela di un diritto fondamentale come quello alla salute da parte di tutte le donne è una battaglia che non conosce distinzione di genere, tutti siamo coinvolti a promuoverla e sostenerla,” dichiara Giuseppe Schiavello direttore della Campagna Mine “dobbiamo tutti contribuire al cambiamento culturale in grado di far comprendere che investire a favore delle donne, sulla loro salute, è una scelta politica in grado di produrre effetti positivi su tutte le società, basti pensare che i figli di madri istruite hanno più possibilità di sopravvivere rispetto a quelli di madri prive di istruzione, o agli effetti positivi del coinvolgimento delle donne nel contrasto alla povertà o al raggiungimento della sicurezza alimentare o per l’agricoltura sostenibile” conclude Schiavello.

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——————————————— Per interviste:
M.Tibisay Ambrosini 3481049619 Giuseppe Schiavello 3404759230 www.campagnamine.org