CS – (traduzione) La Campagna Internazionale per la Messa al Bando delle Mine Antipersona (ICBL) unitamente alla Coalizione sulle Munizioni a Grappolo (CMC) condanna fermamente il presunto uso di munizioni a grappolo avvenuto ieri da parte delle forze russe nel conflitto in Ucraina, e la morte e il ferimento di civili, come riportato dal New York Times e altre fonti. ICBL-CMC è allarmata dalla minaccia di ulteriori danni ai civili, tra cui partners impegnati nelle azioni umanitarie di mine action, a seguito dell’escalation su larga scala di ieri da parte della Russia.
Chiediamo l’immediata cessazione delle armi vietata a livello internazionale ed esortiamo tutte le parti a
garantire la protezione dei civili, il rispetto del diritto internazionale umanitario e delle norme internazionale che vietano l’uso di munizioni a grappolo e mine terrestri.
Le munizioni a grappolo sono state precedentemente utilizzate nel conflitto in Ucraina tra luglio 2014 e febbraio 2015, anche se l’entità della contaminazione esistente è sconosciuta. Le munizioni a grappolo sono armi indiscriminate che uccidono e feriscono principalmente i civili e lasciano un’eredità mortale di contaminazione che minaccia vite umane e ostacola la ripresa e lo sviluppo per gli anni a venire.
La Russia rimane al di fuori del Trattato sulla messa al bando delle mine e della Convenzione sulle munizioni a grappolo. L’Ucraina non ha aderito alla Convenzione sulle munizioni a grappolo, sebbene sia uno Stato parte del Trattato sulla messa al bando delle mine.
ICBL-CMC lavora per un mondo libero da mine terrestri, munizioni a grappolo e altri residuati bellici esplosivi, dove tutte le vite siano protette. Un mondo in cui le terre contaminate vengano bonificate e restituite alle popolazioni locali per un uso produttivo, un mondo in cui vengono soddisfatti i bisogni delle comunità colpite e dei sopravvissuti e i loro diritti umani garantiti.
COMUNICATO – ICBL-CMC Statement_CM Use in Ukraine Conflict_Final.pdf