Riportiamo con tristezza il comunicato stampa rilanciato da UNMAS il Servizio delle Nazioni Unite per l’Azione contro le Mine.

L’UNMAS è profondamente rattristata e allarmata per il tragico incidente del 9 giugno che ha coinvolto ordigni inesplosi (UXO) nella regione del Basso Shabelle, in Somalia, e che ha causato la morte di 27 civili, tra cui 22 bambini, e il ferimento di altre 53 persone.

“L’UNMAS esprime le sue sincere condoglianze alle famiglie colpite da questo evento devastante e partecipa al loro dolore e alla loro sofferenza in questo momento incredibilmente difficile. La perdita di vite innocenti, soprattutto di bambini, è una tragedia immensa che sottolinea l’urgente necessità di intensificare gli sforzi per affrontare i pericoli posti dagli ordigni esplosivi in Somalia”, ha dichiarato Justin Smith, a capo del Servizio di azione antimine delle Nazioni Unite in Somalia.

L’incidente dimostra come esista una continua minaccia per i civili, in particolare i bambini, nelle aree colpite dai conflitti. Evidenzia l’importanza cruciale di un’azione rapida e decisiva per mitigare i rischi associati ai residuati bellici esplosivi.

Le Nazioni Unite, attraverso l’UNMAS e i suoi partner, rinnovano il loro impegno a lavorare con il governo somalo, le organizzazioni internazionali e le parti interessate per rafforzare gli sforzi di azione contro le mine. “Insieme, dobbiamo intensificare i nostri sforzi collettivi per eliminare i rischi posti dagli ordigni esplosivi e salvaguardare la vita delle persone vulnerabili, in particolare dei bambini”, ha sottolineato Smith.