C.S: USCMC ribadisce la condanna all’invio di bombe cluster all’Ucraina da parte degli USA
Riportiamo il comunicato di USCMC tradotto in italiano.
La U.S. Cluster Munition Coalition (USCMC) ribadisce la propria condanna dell’uso di munizioni a grappolo, vietate a livello internazionale, e ribadisce la ferma opposizione a qualsiasi trasferimento di queste armi. Dopo l’ampia condanna da parte della comunità internazionale e della società civile della decisione del Presidente Biden di trasferire queste armi proibite a luglio, l’USCMC è sconcertata dalla decisione dell’amministrazione Biden di avviare un altro trasferimento di queste armi indiscriminate.
Come hanno scritto la Campagna internazionale per la messa al bando delle mine e delle munizioni a grappolo e Human Rights Watch, membro dell’USCMC, la decisione di luglio di trasferire le munizioni a grappolo statunitensi in Ucraina ha suscitato le critiche di oltre 20 leader mondiali e alti funzionari. Quest’ultimo trasferimento non farà altro che rompere ulteriormente il consenso globale ed erodere la norma mondiale contro il loro uso. Un totale di 123 Paesi ha vietato le munizioni a grappolo firmando o ratificando la Convenzione sulle munizioni a grappolo, che vieta l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio di queste armi letali. Questo include la grande maggioranza degli Stati membri della NATO.
Lo stesso Presidente inglese Biden, nelle sue osservazioni davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un giorno prima dell’annuncio di quest’ultimo trasferimento, ha sottolineato che gli Stati Uniti e il mondo devono “continuare ad andare avanti su questioni come il controllo degli armamenti – una pietra miliare della sicurezza internazionale“.
A seguito della decisione di luglio, l’USCMC ha fatto appello all’amministrazione Biden affinché rispondesse alle domande di base sul trasferimento di munizioni a grappolo all’Ucraina, domande che tuttavia sono rimaste senza risposta a due mesi di distanza. Non solo i membri dell’USCMC sono profondamente preoccupati, ma anche altre organizzazioni della società civile, umanitarie e di sminamento che lavorano in Ucraina, insieme a molti giornalisti, hanno espresso frustrazione per la mancanza di trasparenza da parte del Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC), del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento di Stato.
Le munizioni a grappolo sono armi indiscriminate che ricoprono vaste aree, contaminando casualmente il territorio e infliggendo danni sproporzionati ai civili. Un nuovo rapporto indica che gli attacchi con munizioni a grappolo hanno ucciso o ferito almeno 987 persone nel 2022, di cui 890 in Ucraina, il 95% delle quali erano civili. Non sono un’”arma vincente” e causeranno solo maggiori sofferenze, oggi e per i decenni a venire. Come ha osservato l’USCMC in una lettera del 14 giugno 2023 al Presidente Biden, “qualsiasi affermazione di potenziali vantaggi tattici del trasferimento e del successivo uso di munizioni a grappolo da parte dell’Ucraina per la difesa del suo territorio, ignora sia il pericolo sostanziale che le munizioni a grappolo rappresentano per i civili, sia il consenso internazionale sulla loro proibizione”.
La versione originale la trovate al seguente link urly.it/3xc7k