CMC contro la decisione USA di concedere all’Ucraina armi vietate

Riportiamo tradotto l’articolo di Cluster Munition Coalition in merito alla decisione degli USA di rifornire l’Ucraina di munizioni a grappolo.

(Ginevra, 7 luglio 2023) – La Cluster Munition Coalition (CMC) si dichiara sconvolta dai piani degli Stati Uniti di concedere all’Ucraina munizioni a grappolo vietate, come riportato oggi dal New York Times. Il trasferimento di questa tipologia di arma, vietata dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo del 2008, fa seguito alle ripetute richieste di munizioni a grappolo da parte dei funzionari ucraini per contrastare l’invasione russa.

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, a febbraio dello scorso anno, la Russia ha fatto largo uso di munizioni a grappolo, causando danni ai civili, danneggiando le infrastrutture civili e contaminando i terreni agricoli. Secondo le Nazioni Unite, Human Rights Watch e altri report, le forze ucraine hanno usato munizioni a grappolo in diverse occasioni durante la guerra. La Russia, l’Ucraina e gli Stati Uniti rimangono fuori dalla Convenzione sulle munizioni a grappolo.

“La decisione dell’amministrazione Biden di concedere le munizioni a grappolo contribuirà alle terribili perdite subite dai civili ucraini sia nell’immediato che negli anni a venire. L’uso di munizioni a grappolo da parte della Russia e dell’Ucraina si aggiunge alla già massiccia contaminazione dell’Ucraina da parte di residuati esplosivi e mine terrestri”, ha dichiarato Paul Hannon, vicepresidente del consiglio di amministrazione della Coalizione per la messa al bando delle mine e delle munizioni a grappolo.

La decisione eccezionale è stata autorizzata da una deroga presidenziale che consente agli Stati Uniti di trasferire munizioni a grappolo che hanno un tasso di ordigni inesplosi superiore all’uno per cento.

Gli Stati firmatari della Convenzione sulle munizioni a grappolo dovrebbero opporsi a qualsiasi trasferimento e uso di quest’arma e invitare la Russia e l’Ucraina a non utilizzare le munizioni a grappolo a causa dei prevedibili danni ai civili.

Le munizioni a grappolo sono lanciate da artiglieria, razzi, missili e aerei. Si aprono a mezz’aria e disperdono decine o centinaia di submunizioni, chiamate anche bomblets, su un’ampia area. Le munizioni a grappolo non solo uccidono al momento dell’impatto, ma lasciano anche una scia letale di ordigni inesplosi che minacciano le vite per gli anni a venire.

La CMC chiede l’immediata cessazione dei rifornimenti di quest’arma vietata a livello internazionale e sollecita gli Stati Uniti, così come la Russia e l’Ucraina, ad aderire quanto prima alla Convenzione sulle munizioni a grappolo per garantire la protezione dei civili e il rispetto del diritto umanitario internazionale.

La Campagna internazionale per la messa al bando delle mine terrestri e delle munizioni a grappolo (International Campaign to Ban Landmines and Cluster Munition Coalition – ICBL-CMC) è una rete globale di organizzazioni della società civile che lavora per un mondo libero da mine terrestri, munizioni a grappolo e altri residuati bellici esplosivi, in cui tutte le vite siano protette. Un mondo in cui i terreni contaminati siano bonificati e restituiti alle popolazioni locali per un uso produttivo e in cui le esigenze dei sopravvissuti, delle loro famiglie e delle comunità colpite siano soddisfatte e i loro diritti umani garantiti.

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