World Humanitarian Summit 2016 e il ruolo della Mine Action Nei Giorni 23 e 24 maggio si è svolto ad Istanbul, in Turchia, il World Humanitarian Summit, fortemente voluto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, per cercare di porre fine alla più grande crisi umanitaria dei nostri tempi. Tra i temi trattati nelle diverse sessioni dei lavori, tra cui la Sessione Speciale dedicata all’inclusione delle Persone con Disabilità all’interno dell’Azione Umanitaria, si è affrontato anche quello della Mine Action. Lo sminamento umanitario è stato presentato come un insieme di attività, che non consiste semplicemente nel sinonimo di bonifica, ma rappresenta una “parte tangibile e significativa della soluzione di diversi problemi umanitari”. Al centro di queste attività vi è la protezione, sia delle popolazioni civili che degli operatori umanitari, dalla minaccia di una vasta gamma di pericoli esplosivi come mine, munizioni inesplose ed ordigni esplosivi improvvisati (IEDs). Protezione intesa anche come tutela dei Diritti Umani e garanzia che i bisogni delle vittime di mine e di residuati bellici esplosivi, siano soddisfatti e che i sopravvissuti siano completamente reintegrati nelle loro società. L’agenzia delle Nazioni Unite per la Mine Action (UNMAS) ha partecipato al WHS, unitamente al testimonial Daniel Craig, intervenendo in più occasioni e promuovendo il side event “Protecting Civilians from Explosive Hazards:Humanitarian Mine Action in Complex Emergencies”. Di seguito alcuni filmati relativi ai vari interventi.

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Two interventions from Mr. Daniel Craig, United Nations Global Advocate for the Elimination of Mines and Explosive Hazards:
– Opening Ceremony 
–  Member States and Stakeholders Announcements Plenary

UNMAS Director Agnès Marcaillou addressing the Member States and Stakeholders Announcements Plenary.